All'Umg focus di tutte le Università del SUD sulla fibrillazione atriale

Sabato 30 Giugno 2018 10:46 di Redazione WebOggi.it

Nelle giornate di venerdì 29 e sabato 30 giugno si terrà al Campus dell’Università Magna Graecia di Catanzaro un focus di tutte le Università del SUD sulla fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più frequente con una prevalenza nella popolazione generale di circa il 4 %. L’importanza della diagnosi precoce della fibrillazione atriale è legata al rischio di embolia che può provocare un ICTUS cerebrale. Nel 20% dei casi, l’ictus, si rivela fatale, mentre nel 60% dei casi è causa di disabilità. Le linee guida consigliano uno screening per la fibrillazione atriale in tutti soggetti con più di 65 anni, essendo tale aritmia spesso asintomatica.   L’incontro prevede interventi e relazioni scientifiche dettagliate da parte dei principali esponenti delle Università del Sud Italia, riuniti a Catanzaro dal Professore Ciro Indolfi, professore ordinario di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, nonchè Presidente eletto della Società Italiana di Cardiologia. L’obiettivo del congresso sarà quello di focalizzare l’attenzione sulla diagnosi e sulla cura dei pazienti affetti da fibrillazione atriale e concomitanti patologie cardiache che al Campus sono trattate quotidianamente, come le disfunzioni delle valvole cardiache, di cui parleranno le Dottoresse Carmen Spaccarotella ed Annalisa Mongiardo, per passare poi alla cardiopatia ischemica relativamente alla quale i professori Daniele Torella e Salvatore De Rosa illustreranno cosa fare quando si impianta un stent in un paziente fibrillante, ed infine il dottor Giuseppe Santarpia spiegherà come curare rapidamente la fibrillazione atriale quando il paziente assume la terapia anticoagulante. Interverranno i direttori delle Scuole di Specializzazione Universitarie del Sud Italia, Il Prof. Paolo Golino dell’Università Vanvitelli di Napoli, il Prof. Pasquale Perrone Filardi dell’Università Federico II di Napoli, il Prof. Salvatore Novo di Palermo, il Prof. Natale Brunetti dell’Università di Foggia, la Prof.ssa Valeria Calvi di Catania, il Prof. Marco Ciccone di Bari, Il Prof. Antonio Curcio di Catanzaro per presentare le conseguenze legate alla cronicizzazione dell’aritmia ed il ruolo protettivo della terapia con i nuovi farmaci anticoagulanti. Infine, grande risalto sarà dato nell’ultima sessione del focus sull’embolia polmonare, una malattia che  a volte simula spesso l’infarto cardiaco ma è dovuta ad un problema vascolare dei polmoni, come spiegherà il professor Salvatore Novo. Infine, la dottoressa Jolanda Sabatino dall’Imperial College di Londra spiegherà come si può fare immediatamente la diagnosi di embolia polmonare utilizzando un cellulare o un tablet dotati di una “App” ideata e progettata al Campus dell’Ateneo di Catanzaro. Le “App” della Cardiologia Universitaria catanzarese sono oggi “scaricate” per motivi didattici da studenti di Medicina e Chirurgia e da specializzandi di area medica, ma sono in realtà un esempio tangibile di ricerca tecnologica al servizio del paziente cardiopatico ed a rischio tromboembolico. Il focus universitario sulla fibrillazione atriale organizzato dalla Cardiologia universitaria di Catanzaro, diretta dal Prof. Indolfi, sarà un’opportunità per un aggiornamento su questa importante malattia e per stabilire la migliore terapia nel singolo paziente.


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