Catanzaro VS Catanzaro Lido - lotta senza quartiere

Giovedì 29 Agosto 2019 15:00 di Isabella Pesce

Ci sono polemiche sterili, chiacchere da bar, e questioni importanti che necessitano di essere approfondite, discusse, su cui è opportuno confrontarsi.

I social sono pieni zeppi di entrambe.

C’est la vie, bebe. E va anche bene così. Non c’è niente di più piacevole di saper intersecare con maestria contenuti alti e bassi, sapendo discernere con spirito critico ciò che è importante dalle chiacchere da bar.


Chiacchere da bar che, ribadiamolo, siano sempre preservate! Ma è quello continuano ad essere, intrattenimento leggero e ludico.

È questo il caso della polemica mai sopita che da qualche anno, a fasi alterne, infiamma gli account facebook degli utenti catanzaresi: Catanzaro Lido non si può più chiamare così perché, essendo un quartiere di Catanzaro (buongiorno) è più corretto quartiere Marina (o Lido) di Catanzaro.

Nel 2019, signori, ecco come una chiacchera da bar, di qualsiasi bar della penisola, non solo dei peggiori, viene innalzata a tema politico.

Per correttezza di cronaca una pietra miliare di questa diatriba è stata inconsapevolmente posta, diversi anni fa, da un ragazzo originario del quartiere Lido che partecipando ad una trasmissione della tv nazionale si è fatto scappare un’infelice precisazione: “Sono di Catanzaro Lido, che la mamma ci tiene”.
Una leggerezza, un’ingenuità, secondo alcuni una provocatoria mossa mediatica, di un ragazzo appena maggiorenne, che continua da molti ad essere vista come un affronto alla città capoluogo. Un errore imperdonabile, come se il suddetto ragazzo avesse rubato soldi pubblici dalle casse comunali.
Un’uscita infelice, ripetiamolo, che viene tirata fuori ad ogni alito di vento di mare, è il caso di dirlo.

Catanzaro è una, digitano tutti in maiuscolo dalle loro tastiere. Il lungomare è di Catanzaro, Lido è una specifica inutile.

Il porto è di Catanzaro, Lido è una specifica inutile. Sempre in tutto maiuscolo, perché se diciamo una verità assoluta vuoi che non la lasciamo intendere urlata?


Catanzaro Lido è un quartiere di Catanzaro. La verità è una ed è questa, e non cambia a seconda del nome usato.


Soprattutto se questo nome è in uso da 50 anni, identifica un luogo ed i suoi cittadini, porta con sé storia e tradizione. Si ripete nei discorsi degli anziani e si legge sui quaderni dei bambini della città, come intestazione in altro a sinistra, prima della data, da sempre. Che fossero delle subdole scissioniste le suore da cui ho fatto le elementari? O le maestre della scuola pubblica che facevano scrivere ai miei coetanei la stessa cosa?
E’ un nome che è nei nostri ricordi e nella nostra storia, oltre che nel cuore, e che rischia di essere cancellato per mettere una toppa ad un problema ben più serio, che tutto è tranne una chiacchera da bar.
Non c’è velleità di divisione in chi scrive, come nella maggior parte dei residenti del quartiere marinaro. Come non ce n’è negli abitanti del centro storico. Eppure, da un’analisi superficiale, il capoluogo sembra diviso in una guerra che guelfi e ghibellini in confronto andavano a braccetto.
Un campanilismo un po’ ignorante permea discussioni no sense ferme, nella forma, alle diciture toponomastiche, ma che in realtà sottintende un’insoddisfazione di base per una città che non si sente unita.  Non è unita nei servizi, nei programmi, nello sviluppo e nei desideri.
Non è unita perché le amministrazioni di tutti i colori che si sono susseguite non hanno saputo porre rimedio a rivalità e differenze tra i due quartieri, pedine di una scacchiera che una volta vedeva vincere una fazione una volta l’altra, a discapito della collettività. Non è unita perché molti, anche chi riveste ruoli di responsabilità  politica, sociale ed economica,  pescano  a casaccio nelle discussioni dei gruppi facebook per creare un dibattito che più che costruttivo è strumentale.

 

Una rincorsa al trend topic che, come nella politica nazionale, anche in quella locale sta contaminando in negativo il dibattito. Un super megafono sparato dalla bocca del nostro stomaco a tutti gli atri utenti, conosciuti e no. Un super megafono che chi governa dovrebbe sicuramente gestire meglio.

Questa è la realtà che fa nascere le polemiche, questo è il focus su cui chi di competenza si dovrebbe concentrare, invece tutti prestano il fianco alla questione del Nome.
Ne è la prova l’insegna magicamente comparsa all’ingresso di Lido per decisione non del Comune, ma è da verificare se su iniziativa della Provincia o dell'Anas, con dicitura “q.re Marina di Catanzaro”, alla fine di un’estate in cui, complice la scrittura “impertinente” su un’aiuola di Catanzaro Lido, la polemica si è autoalimentata. 
Perché dopo questo i social non staranno a guardare, i politici non lasceranno imbattuto un campo così sanguinoso, e la strada verso l’unione sarà ancora più lontana.


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