
“Disabilità tra opportunità e percorsi inaspettati”, convegno Fondazione Città Solidale onlus
Mercoledì 06 Dicembre 2017 11:11 di Redazione WebOggi.it
‹‹Come nel vaso di pandora non perdete mai la speranza cristiana, l’unico rimedio ad ogni male. Senza la fede oggi non sarei qua, grazie per la fiducia. Spero di saziarvi di speranza››, queste le parole donate da Manuel Sirianni, durante il convegno dal titolo “Disabilità tra opportunità e percorsi inaspettati”, organizzato da Fondazione Città Solidale onlus e che si è svolto nel pomeriggio di ieri presso l’aula Sancti Petri di Catanzaro. Un pomeriggio che ha avuto come filo conduttore la meravigliosa esperienza di Manuel, ragazzo autistico, autore del libro “Il bambino Irraggiungibile” che, grazie all’amore dei suo genitori e alla sinergia tra professionisti, è riuscito a superare il muro del silenzio. Dopo i saluti dell’Assessore Alessandrda Lobello del Comune di Catanzaro, che ha prima ringraziato la Fondazione per i molti servizi che offre al territorio e ha poi ribadito che l’Amministrazione comunale ha intenzione di implementare la sua opera al fianco dei più deboli e degli ultimi, ha preso la parola padre Piero Puglisi, presidente della Fondazione Città solidale Onlus. “Questa iniziativa nasce ‘dal basso’, dall’esperienza bellissima e stimolante che stiamo vivendo da mesi con gli ospiti del Centro Diurno p. Minozzi. Sono loro che ci spingono a riflettere, ad ‘attrezzarci’ per offrire loro risposte significative. E’, questa, un’opportunità per imparare, conoscere meglio la realtà della disabilità, le difficoltà dei familiari di diversamente abili, le emozioni, il vissuto di chi è vicino o ‘dentro’ questo mondo”. Subito dopo, l’iniziativa, moderata da Roberta Critelli, educatrice professionale ed esperta della comunicazione facilitata, è entrata nel vivo con l’intervento della dott.ssa Riccarda Alcaro dell’Asp di Catanzaro, che nel corso degli anni ha affiancato, con passione e professionalità, numerosi bambini autistici. Nel suo intervento ella ha messo in evidenza come anche chi ha questi gravi problemi può essere una risorsa ed una speranza per il futuro. Proprio Manuel, che non comunica verbalmente, è riuscito, attraverso la “Comunicazione facilitata”, ad esprimere i suoi stati d’animo e le sue emozioni. Aspetto questo ripreso da Paola Zurlo, assistente sociale, che all’interno dell’istituzione scolastica è riuscita, attraverso questa tecnica, ad aiutare Manuel nel comunicare tutto quello che era celato nella sua mente. A chiudere gli interventi del tavolo dei relatori la testimonianza della docente dell’Istituto Comprensivo Patari Rodari, Tonia Brancia, che ha vissuto in prima persona i progressi di quel bambino “urlante” che alla fine ha donato a tutti quelli che stavano intorno a lui un grande messaggio di amore e di forza nel superare ostacoli, che a tutti sembravano impossibili da superare. Commovente l’intervento della signora Oceania, madre di Manuel, che con poche e semplici parole ha fatto rivivere ai presenti gli sforzi che insieme al marito ha messo in campo, supportati dalla fede nel Signore, per non rassegnarsi. Durante la manifestazione, inoltre, si è data voce anche agli ospiti del Centro Diurno per disabili di Catanzaro lido, attraverso la proiezione di un video esplicativo di tutte le attività e i laboratori che stanno prendendo vita all’interno del Centro Minozzi”, ormai un punto di riferimento importante sul territorio catanzarese (e non solo) per le tante famiglie che vivono situazioni di disagio in riferimento alla disabilità. A chiudere la serata, gli interventi di Manuela Marchio, educatrice professionale e responsabile Centro Progetti di Fondazione Città Solidale e ancora padre Puglisi che hanno messo in evidenza che la Fondazione sta studiano nuovi percorsi che rispondano alle esigenze dei familiari di portatori di disabilità: “‹La Fondazione è nata tanti anni fa come un piccolo seme che, pian piano, è divenuto realtà. Nel corso degli anni, stimolati da bisogni nuovi e crescenti, la Fondazione ha sviluppato una vision alimentata da un sogno dopo l’altro. Sognare è importante se si vogliono raggiungere obiettivi e traguardi importanti. Anche nel campo della disabilità … la Fondazione sta alimentando nuovi sogni che speriamo diventino anch’essi realtà”.