Gli studenti del liceo scientifico “Ettore Majorana” di Girifalco sono arrabbiati

Sabato 28 Ottobre 2017 17:09 di Redazione WebOggi.it

Tutti gli studenti del liceo scientifico “Ettore Majorana” di Girifalco sono arrabbiati perché si sentono presi in giro. Si sentono presi in giro dall’amministrazione comunale, si sentono presi in giro dai vertici della scuola e non tollerano assolutamente che ci sia qualcuno che sottilmente li minacci se dopo otto giorni non rientrano nell’istituto. Perché? Ma perché l’area tutt’intorno dove sorge il liceo non è sicura, a loro dire. La dimostrazione è data da una strada che dovrebbe condurli direttamente nella struttura - peraltro pure ristrutturata qualche anno fa - è oramai collassata. E questo all’indomani dell’inizio dell’anno scolastico, da quel 14 settembre, dove era stata sistemata al meglio. Tuttavia dopo già soli otto giorni, la stessa strada, ha iniziato ad avere qualche crepa, qualche fenditura che è andata rapidamente giorno dopo giorno ad aumentare, ad ingrossarsi fino a sprofondare di oltre un metro. Oggi sulla strada sembra che ci sia stato un bombardamento. Non esiste più e sta ancora inabissandosi. Ecco dunque la ragione della loro discesa in piazza di fronte alla sede del municipio, a gridare, urlare fino all’inverosimile nella speranza che il loro invito potesse giungere sino al sindaco e ai consiglieri con delega alla Pubblica istruzione, Lavori pubblici e Protezione civile affinché li potessero rassicurare per il futuro. Un futuro a tinte fosche dunque se si pensa che il loro invito agli amministratori è andato a vuoto. E la loro rabbia è allora divenuta più veemente, più forte, da far paura. Ed hanno ragione perché è legittimo per la sicurezza e la loro incolumità che in quell’edificio non ci mettano piede. Non ci mettano piede fino a quando non avranno la certezza certa con tanto di documenti alla mano e di relative firme che indicano inequivocabilmente un’autentica assunzione di responsabilità di chi li terga, che lì non potranno accedervi. Il loro diritto allo studio è negato, perché “se solo si volesse – dicono tutti insieme all’unisono – si troverebbero le aule in altri edifici scolastici già presenti nel territorio girifalcese, ma tutto ciò non si è fatto e non si sta facendo in alcun modo”. Loro vorrebbero che la loro scuola rimanga a Girifalco che da oltre venti anni è presente. Non vogliono che altri s’impadroniscano di un bene prezioso e di un patrimonio che è ed è solo di Girifalco, tuttavia rivendicano il fatto che debbano stare in un luogo sicuro e di cui non debbano preoccuparsi se dovesse arrivare qualche temporale o burrasca. Non se ne devono preoccupare i ragazzi e né tantomeno i loro genitori che sono scesi a fianco dei loro figli per una battaglia sacrosanta e giusta. 


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