Il desaparecidos Preiti e quel nodo da sciogliere al più presto...

Giovedì 06 Luglio 2017 12:41 di Redazione WebOggi.it

Antonello Preiti in questo momento è l’uomo più “ricercato” del calcio catanzarese. Nessuno sa che fine abbia fatto. Le sue tracce si sono perse a fine maggio, il Catanzaro viaggiava in picchiata destinazione play-out. Di lui, però, nonostante la mole, neanche l’ombra. Eppure è stato proprio il "desaparecidos" Antonello Preiti a “regalare” un campionato al cardiopalma e ricco di colpi scena ai tifosi delle aquile. Diciamolo francamente: con lui quest’anno non ci siamo annoiati. Via Alessandro Erra a pochi giorni dall’inizio del campionato e con un derby sentitissimo alle porte. Avanti Giulio Spader, giusto il tempo di sacrificarlo sull’altare di Catanzaro-Cosenza con tanto di “dietrofront” ad un giorno di distanza dalla conferenza stampa di ufficializzazione. Poi dal cilindro preitiano ecco venir fuori la “mandrakata” Mario Somma. Rimandato Somma a fare l’opinionista in tv, la patata bollente viene lasciata, per qualche mese, nelle mani di Nunzio Zavettieri. Poi, quasi per magia, la chiamata che non t’aspetti: Erra, finalmente, in panchina. L’”avvento” del tecnico salernitano è stato “accompagnato” da una conferenza stampa dello stesso Antonello Preiti nella quale, tra le tante cose dette, affermava:  "Nella mia carriera non ho mai abbandonato la squadra nei momenti più difficili, non mi sono mai comportato da vigliacco, il Catanzaro merita di andare in categorie più importanti, ma ci vogliono degli anni, ci vuole pazienza e il supporto di tutti."Ora, però, a salvezza raggiunta e con una nuova società forte e solida alle spalle, di Antonello Preiti non si sa più nulla. Eppure è un dipendente del Catanzaro calcio. Ha un contratto triennale a cifre importanti che pare sfiorare i 200mila euro, non bruscolini. La domanda sorge spontanea: può un dipendente far perdere le tracce di se? Non chiamare il proprio datore di lavoro? Quanto meno comunicargli che è vivo e sta bene.  Soprattutto nel mese di luglio quando il direttore sportivo di una squadra di calcio è impegnato ad allestire l’organico per il futuro campionato. Invece Antonello Preiti è chissà dove a fare chissà cosa. E allora farebbe bene Preiti a fare l’unica cosa sensata nella sua posizione: rescindere il contratto che lo lega al Catanzaro. Liberare la nuova società dal suo esoso contratto, trovarsi una nuova sistemazione dove dimostrare il suo reale valore. E’ la cosa ideale per tutti. A Catanzaro ha fallito.Sarebbe bello ricordarlo come una persona professionalmente corretta. Una di quelle che non abbandona la squadra che affonda ma che fa le valigie nel momento in cui si rende conto che il suo lavoro non è stato proficuo ma ha rischiato di far scomparire il calcio a Catanzaro.Confidiamo nella professionalità e onesta intellettuale di Preiti e, in attesa di conoscere la sua nuova destinazione, gli auguriamo le migliori fortune lontano da Catanzaro.


Galleria Fotografica




Notizie più lette