“I Diritti dei Bambini sono un dovere di TUTTI”

Lunedì 17 Giugno 2024 09:10 di Redazione WebOggi.it

Il 25 e 26 maggio la Giornata Mondiale dei Bambini…il 27 la ratifica in legge da parte dello Stato italiano della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza del 20 novembre 1989…, il 28 la Giornata Mondiale del Gioco (Diritto fondamentale dei Bambini)…fra qualche giorno, il 19 giugno, la ricorrenza del 50° (1974-2024) della costituzione del Comitato Unicef Italia…insomma in questo periodo un pensiero dedicato proprio a loro: i nostri figli.

Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che la CRC (Convention on the Rights of the Child) è stata firmata da oltre 190 Stati del mondo, tra cui l'Italia, ed è la carta su cui fonda la sua mission l'Unicef.

Quest'anno è capitata a ridosso della prima Giornata Mondiale dei Bambini voluta dal Santo Padre, Papa Francesco. Proprio l’altro giorno a Roma 70.000 bambini di tutto il mondo hanno fatto festa per dire al mondo che hanno bisogno di un mondo di pace.

No alla guerra! No alla violenza! No ad ogni forma di male!

È un loro diritto! È un diritto dei Bambini, dei ragazzi e degli adolescenti amare e volere la pace... Rientra nei loro diritti alla vita, alla salute, alla famiglia, al gioco…

Che colpa ha un Bimbo se è nato in Palestina o in Israele, se è nato in Russia o in Ucraina...un Bambino è semplicemente un Bambino e ha tutto il Diritto di crescere senza la violenza dei grandi che giocano a fare la guerra e vivere, nel caso non muoia prima, senza traumi per tutta la vita...

Ogni Bambino ha il Diritto di giocare, di andare a scuola, di vivere in famiglia, nella propria casa, nel proprio quartiere, nella propria città...nessun Bambino vorrebbe andare altrove lasciando i propri affetti...

 

Ma questi Diritti sono davvero salvaguardati? Gli stessi Stati che hanno firmato la CRC sono coerenti con quanto sottoscritto?

Non ci pare!

Abbiamo salvaguardato il Diritto di questi Bambini a vivere una vita tranquilla? (oggi sono 50 i Paesi con indici di conflitto estremi, elevati o turbolenti).

 Abbiamo garantito loro cibo e acqua potabile? (Oltre 13.600 bambini sotto i cinque anni muoiono ogni giorno di fame, di sete e di malattie)

Abbiamo dato loro una vera istruzione? (sono ancora 64 milioni i bambini esclusi dalla Scuola Primaria nel mondo).

Abbiamo ascoltato le loro opinioni su progetti PNRR che, probabilmente ed è il parere di molti, li indebiterà per gli anni avvenire?

Stiamo dando loro la libertà di scegliere della propria vita? (Addirittura siamo giunti ad un 26,5%, e li abbiamo portati noi, che non sa o non pensa al futuro…).

Ecco, facendo un bilancio delle cose, non è che noi adulti consegneremo un mondo bello ai nostri figli, un mondo di cui essere fieri, un mondo di rispetto, gentilezza, onestà, altruismo, solidarietà, benessere…un mondo salutare, non inquinato, sostenibile…un mondo empatico…

Purtroppo molti dei nostri figli ci malediranno per il peso, il carico, la responsabilità…che gli regaleremo…sarà un obbrobrio se continuiamo su questa linea e non, invece, cercare di rimediare per quanto possibile.

Ma come si fa, ci domandiamo, a non guardare con occhi oculati e in profondità (e non ci vuole la laurea per questo) che non ci sta bene a nessuno questa situazione…che intorno a noi i Bambini non sorridono più…che i giovani hanno tappate le ali della speranza…che non si intravede alcun futuro roseo…che c’è ancora, nel 2024, chi muore perché mangia troppo e chi muore per non aver nulla da mettere sotto i denti…che sono pochi quelli che si arricchiscono sempre di più e aumentano sempre di più quelli che soffrono…che pochi poteri decidono delle sorti di tanti…e, per l’aspetto ancor più personale, che l’io ha preso il sopravvento rispetto al noi…

Allora i nostri ragazzi ci chiedono di fare marcia indietro, di pensare a loro non in termini di cose (giocattoli, cellulari, computer, play station…) ma in termini di valori, di idee, di suggerimenti, di consigli, di pacche sulle spalle, di rimproveri veri e sentiti quando necessitano, di esempi…in una parola del TEMPO.

 

 

 

Diamo ai nostri figli la cosa più preziosa che abbiamo ma che è anche la cosa più preziosa che possiamo donare: il nostro TEMPO.

Non aspettano altro che giocare con noi…non vedono l’ora di guardare un film assieme…attendono con trepidazione quando si farà una gita tutti assieme…aspettano con impazienza una sfida, una gara, una partita padri/madri e figli…

Alla domanda che spesso rivolgo ai miei alunni: “Tra l’ultimo cellulare (computer, bicicletta, play station 5…) e una vacanza di qualche giorno con tutta la tua famiglia, cosa scegli?”. Ebbene il 100% dei ragazzi non ha dubbi: la seconda! E quindi: se lo chiedono perché continuare a comprare il cellulare?

Ecco una loro lettera che diventerà presto un manifesto:

Lettera aperta da parte dei ragazzi

 

Cari Genitori,

non vogliamo più giocattoli anche se ci piacciono da morire,

non vogliamo più vestiti anche se li adoriamo,

non desideriamo più l’ultimo cellulare anche se ce lo sogniamo la notte,

non vogliamo più cose…

ma il vostro tempo!

Ci manca la vostra voce che racconta le favole,

ci manca la visione di un film seduti assieme sul divano,

ci manca quando giocavamo per terra,

ci manca il vostro ascolto,

ci manca la solita parola di conforto,

ci manca il vostro sorriso,

ci manca l’incrocio dei nostri sguardi,

…….

Insomma ci manca il vostro TEMPO!


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