Sostenibilità nella moda: la risposta al consumismo con YCMC e il modello circolare
Mercoledì 26 Marzo 2025 09:45 di Redazione WebOggi.it
Articolo di Giorgia Veraldi
Il settore della moda è da tempo sotto i riflettori per il suo impatto ambientale. Si stima che l'industria della moda rappresenti circa il 10% delle emissioni globali di carbonio, equivalenti a 4-5 miliardi di tonnellate di CO₂ emesse annualmente, e che ogni anno milioni di tonnellate di abiti finiscano nelle discariche, contribuendo a un inesorabile inquinamento del nostro pianeta (https://ilbolive.unipd.it/it/news/limpatto-ambientale-dellindustria-moda).
A fronte di questi dati allarmanti, cresce la consapevolezza riguardo alla necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui consumiamo moda.
Ma come possiamo coniugare il desiderio di rinnovare il nostro guardaroba con l'esigenza di ridurre il nostro impatto ambientale?
Il modello di business della fast fashion, che impone ritmi frenetici di produzione e consumo, è uno dei principali responsabili dell'inquinamento del settore moda. I capi d'abbigliamento vengono realizzati con materiali a basso costo, spesso difficili da riciclare, e vengono smaltiti dopo pochi usi, in un ciclo che alimenta sprechi e inquinamento. Questa dinamica non solo danneggia l'ambiente, ma crea anche un circolo vizioso in cui i consumatori sono spinti a comprare più del necessario, spesso a prezzi bassissimi, ma a scapito della qualità e della sostenibilità.
Le soluzioni per fermare questa spirale ci sono, ma sono ancora troppo poche e difficilmente accessibili al grande pubblico. È in questo scenario che nasce la necessità di approcci più sostenibili e innovativi, capaci di proporre alternative al consumismo senza rinunciare alla qualità o alla personalizzazione.
Nel cuore di questa trasformazione si colloca YCMC (Your Closet My Closet), una piattaforma SaaS che propone un nuovo modello di consumo responsabile nel settore moda. YCMC nasce in Italia con l'obiettivo di affrontare direttamente il problema della sostenibilità, consentendo alle aziende di offrire ai propri clienti una modalità di consumo più consapevole.
A differenza delle tradizionali piattaformesecond-hand, YCMC non si limita a mettere in contatto persone che vogliono scambiare abiti, ma introduce un'innovazione fondamentale: l'intelligenza artificiale. Grazie alla stilista virtuale AMI, gli utenti possono ricevere suggerimenti personalizzati per abbinamenti di abiti che rispettano il loro stile individuale, valorizzando la figura e permettendo di creare look unici.
Promuovendo la moda circolare, la piattaforma incentiva il rinnovo del guardaroba senza la necessità di acquistare capi nuovi. Gli utenti caricano i loro abiti inutilizzati nell'ArmadioDigitale, creando un archivio virtuale che permette di scambiare capi con altri membri della community. In questo modo, ogni scambio diventa un'opportunità per ridurre il volume dei rifiuti, favorendo la longevità degli abiti e riducendo gli sprechi tipici della fast fashion.
Le aziende che aderiscono a YCMC possono utilizzarla come strumento per coinvolgere i propri clienti in un cambiamento di comportamento, promuovendo una moda più responsabile e un basso impatto ambientale. Il modello B2B2C consente di mettere in pratica un approccio circolare che non solo riduce l'impatto ecologico, ma crea anche un legame più forte tra brand e consumatori, facilitando l'adozione di comportamenti sostenibili attraverso la personalizzazione e l'inclusività.