DAL CAPOLUOGO DECADENTE ALLA “GRANDE CATANZARO”. NICOLA FIORITA HA INCONTRATO AMMINISTRATORI E CONSIGLIERI COMUNALI DELL’HINTERLAND

Mercoledì 06 Aprile 2022 11:03 di Redazione WebOggi.it

Catanzaro è oggi un Capoluogo decadente che perde ogni giorno centralità, potere direzionale, funzioni

regionali, ma perde soprattutto la sua “assicurazione sulla vita”: gli abitanti. Le persone che in una città

vivono, lavorano, studiano, consumano e fruiscono dei servizi. I dati Istat ci dicono che dal 2018 al 2021

Catanzaro ha perso 2.495 abitanti, il 2,8% della popolazione, scendendo sotto la soglia psicologica degli

86.000 residenti. Tra questi, moltissimi giovani. Tutto ciò si traduce in una perdita di peso politico, in una

contrazione di flussi finanziari, in una sofferenza economico-gestionale dei servizi essenziali, dai trasporti al

ciclo dei rifiuti, dalla depurazione alla manutenzione, dall’istruzione alla cultura e al tempo libero.

Un quadro, come si dice, a tinte fosche ed è anche per questo che il candidato sindaco Nicola Fiorita ha

voluto incontrare amministratori e consiglieri comunali della provincia per un forum di approfondimento

sui temi della conurbazione e dello sviluppo condiviso tra il Capoluogo e i Comuni dell’hinterland. Un

incontro assai partecipato e vivace, nel segno di una palese necessità che i territori avvertono di dialogare e

costruire insieme futuro e comunità.

Al contrario di Catanzaro, i Comuni limitrofi o prossimi al Capoluogo (Albi, Borgia, Caraffa, Fossato Serralta,

Gimigliano, Marcellinara, Pentone, San Floro, Settingiano, Sellia, Simeri Crichi, Tiriolo) hanno contenuto la

flessione demografica, appena l’1,3%, con 400 abitanti in meno rispetto al 2018, passando dai 30.743 agli

attuali 30.319. Due, in particolare, Settingiano e Simeri Crichi, hanno addirittura fatto segnare un segno

positivo, autentica rarità nel panorama di desertificazione demografica della Calabria.

“Dobbiamo pensare alla costruzione di una ‘grande Catanzaro’ – ha detto Fiorita nel suo intervento – che

sia in grado di fare migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti ma che sappia costruire progetti di ampio

respiro nel campo della trasportistica, dei cicli delle acque e dei rifiuti, dell’istruzione e della cultura, tali da

saldare i rapporti tra il Capoluogo e i dodici Comuni limitrofi o prossimi. Catanzaro deve mettere al servizio

dell’area tutte le sue potenzialità: la sanità, l’università, le grandi strutture culturali, guardando agli abitanti

dell’hinterland come a un’unica, grande comunità. Occorre compiere – ha aggiunto Fiorita – uno sforzo

culturale per superare campanilismi e divisioni, e fare di Catanzaro non città che accentra tutto e tutti,

bensì un faro, un riferimento per tutte le esigenze della vita, dalle cure sanitarie allo studio alla cultura. Una

grande Catanzaro, appunto, da costruire ovviamente nel pieno rispetto delle prerogative e delle specificità

di ogni comunità ma in grado, attraverso l’unione che fortifica, di controbilanciare lo strapotere politico-

istituzionale-economico delle province più forti, Cosenza e Reggio Calabria”.

Ma non ci sono solo i Comuni prossimi o limitrofi. Ci sono anche la fascia jonica, da Sellia Marina a

Soverato, e, sul Tirreno, la Città della Piana: Lamezia Terme. Non è pensabile che un progetto di

rafforzamento e di crescita del territorio nel suo complesso prescinda da questo dato oggettivo.

“Un elemento fondamentale del nostro ragionamento – ha detto ancora Fiorita – è il sistema dei trasporti,

che dovrà fare da collante, permettendo un interscambio moderno, rapido e sicuro. Il ruolo della

metropolitana, messo in relazione alle tratte ferroviari di Rfi e Ferrovie della Calabria, è evidente. Occorre

introdurre una governance unica, una regia del sistema dei trasporti, utilizzando ovviamente anche quello

su gomma – che serva anche a rendere sostenibile la gestione della metropolitana”.

 

CAMBIAVENTO ASSOCIAZIONE CULTURALE E POLITICA

Ufficio stampa: [email protected]

 

Fiorita ne è convinto: le prospettive per Catanzaro e il suo hinterland sono ampie e soprattutto concrete.

“Quella che chiamo la grande Catanzaro – ha detto il candidato sindaco – potrà divenire un sistema forte,

anche nei campi del ciclo dei rifiuti, della difesa dell’ambiente, della produzione di energie rinnovabili,

dell’istruzione, della sanità e delle politiche sociali. Può diventare un importante distretto turistico-culturale

che permetta di condividere le risorse ambientali, paesaggistiche, storiche e artistiche di cui il territorio è

ricco”. Infine, la proposta: “Costruire una regia unica dell’Area della Grande Catanzaro, istituire un

Coordinamento, formato dai sindaci o loro delegati, con due compiti essenziali: esprimere pareri non

vincolanti su decisioni della Città di Catanzaro che riguardino l’intera area; elaborare progetti e idee

condivisi in tema di trasporti, ambiente, sanità, istruzione e cultura, turismo. Il coordinamento – ha

precisato Fiorita – non potrà avere certo la forza istituzionale delle Città Metropolitane, ruolo che il

centrodestra ha voluto assegnare a Reggio Calabria, ma avrà di sicuro una grande forza politica e di

impulso”.


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