CATANZARO – BOLOGNA: QUANTE ANALOGIE!

Giovedì 27 Marzo 2025 17:21 di Redazione WebOggi.it

Quasi 1000 km separano i due capoluoghi di regione, ma perché parliamo di queste analogie? Andiamo a vederle nello specifico.

Due squadre rivoluzionate per la stagione 2024/2025 dalle proprie società, partite con scettiscismo generale e critiche gratuite ancor prima che i risultati potessero smentire le previsioni.

Ma andiamo con ordine. Le due squadre avevano ottenuto risultati straordinari nella passata stagione, il Catanzaro tornava in Serie B dopo 17 lunghissimi anni e l’etichetta di “matricola” se l’è cacciata ben presto. I risultati hanno premiato il club regalando un quinto posto con ben 60 punti e una semifinale play off che ha fatto sognare tutti i tifosi giallorossi.

Il Bologna nella stagione 23/24 ha fatto la voce grossa tra le grandi del calcio italiano, posizionandosi anch’essa al quinto posto con 68 punti, il che vuol dire Champions League per la prima volta dopo 60 anni!

Il ciclo vincente del Catanzaro inizia con l’arrivo di mister Vincenzo Vivarini, nella stagione 21/22 (dove subentra ad Antonio Calabro) fino a giugno 2024. Il tecnico abruzzese ha fatto innamorare i tifosi giallorossi con il proprio calcio offensivo e, lasciatecelo dire, rivoluzionario. Dopo una semifinale playoff persa, il Catanzaro nella stagione 22/23 ottiene una strameritata promozione in Serie B stracciando ogni record. La stagione della Serie B, come già detto, vede il club calabrese arrivare al quinto posto davanti a corazzate come Sampdoria, Palermo e tante altre. A fine stagione non si riesce a trovare un accordo per il rinnovo di mister Vivarini, che cerca sistemazione nella massima categoria, ma ormai tutte le panchine sono già occupate, allora sarà il Frosinone la sua nuova casa. La stagione 24/25 non inizia nel migliore dei modi per lui, un mercato senza grandi colpi e i mugugni della tifoseria non aiutano e nella prima uscita in Coppa Italia in agosto i ciociari vengono sconfitti 3-0 per mano del Pisa. I risultati non arrivano e dopo soli 6 punti in 9 partite il club laziale decide di esonerare il tecnico abruzzese.

A Catanzaro le cose vanno sicuramente meglio. Dopo un inizio titubante e le critiche al nuovo mister, i giallorossi risalgono la classifica. La svolta, come detto da mister Caserta stesso, arriva nel match di Bari del 18 ottobre 2024, dove il Catanzaro pareggia 1-1, ma la squadra gioca bene ed è in fiducia. Sono passati 5 mesi da quel giorno e il Catanzaro tiene un ritmo da promozione, riuscendo ad ottenere vittorie storiche come a La Spezia (imbattuto in casa da oltre un anno) e nel derby con il Cosenza, imponendosi 4-0! Nel segno della nona giornata… il Catanzaro cambia marcia e il Frosinone esonera Vivarini, come se fosse finita definitivamente un’era. Adesso il Catanzaro si trova al quinto posto in classifica con 46 punti, dopo una grande rincorsa punterà tutto sui playoff.

Spostandoci in terra emiliana, esamineremo il caso del Bologna. La squadra rossoblu nella passata stagione ha conquistato una storica qualificazione in Champions League sotto la guida di Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano ha incantato tutta l’Italia e non solo con il suo gioco spumeggiante. I risultati ottenuti hanno mosso l’interesse dei grandi club europei, i giovani Calafiori e Zirkzee sono volati in terra inglese per cifre record. Mister Thiago Motta, invece, è diventato il nuovo allenatore della Juventus, rivoluzionando la squadra con giocatori giovani e di prospettiva, e soprattutto costosi. Le prime 10 partite della stagione hanno visto i bianconeri imbattuti, mostrando grande solidità. Complici anche gli infortuni però, la Juventus, ha lasciato punti per strada e si è mossa qualche critica sul mercato. Una vera svolta non è mai arrivata, nonostante la Juventus si trovasse a 6 punti dalla vetta ad inizio marzo, la squadra è crollata dopo l’eliminazione in Champions League per mano del PSV e in Coppa Italia contro la meno quotata Empoli. Fatali sono state le sconfitte con Atalanta in casa (0-4) e a Firenze (3-0), e durante la sosta nazionali, il tecnico è stato esonerato, abbandonando un progetto costoso, velleitario e di sicuro non vincente.

Il Bologna, invece, si trova saldamente attaccato al treno per l’Europa, senza aver speso una fortuna nel mercato estivo. L’artefice dei successi è mister Vincenzo Italiano, ex allenatore della Fiorentina, messo sotto accusa dai vari opinionisti calcistici. La sua colpa è quella di non esser stato in grado di vincere un trofeo con i viola, ma molti dimenticano che prese una squadra che nella stagione 20/21 arrivò tredicesima a soli 7 punti dalla zona retrocessione. In 3 anni al comando della Fiorentina, Italiano raggiunse una finale di Coppa Italia, persa con l’Inter e due finali di Conference League, perse con Aston Villa e Olimpiakos. La stagione 24/25 inizia nel malcontento generale dopo un mercato considerato non all’altezza per disputare la Champions League e un inizio campionato difficile. La squadra si rialza alla grande ottenendo risultati importanti anche in Europa, battendo il Borussia Dortmund per 2-1. Adesso la squadra si trova al quarto posto in classifica con 53 punti dopo una storica vittoria contro la Lazio (5-0) e aver superato la Juventus dell’ex Thiago Motta, e una semifinale di Coppa Italia da disputare.

Il tempo e il lavoro hanno dato ragione ai due tecnici, Caserta e Italiano, e alle rispettive società che, anche difronte al cambiamento, si sono trovate pronte nel riorganizzare le squadre riportando entusiasmo. Catanzaro e Bologna andrebbero prese come esempi di società sane nel calcio italiano ed europeo, dimostrazione di come sia meglio saper spendere piuttosto che spendere assai e male. Le società attraverso una politica aziendalista riescono a raggiungere i propri obiettivi mantenendo positivi i bilanci societari (una rarità nel calcio moderno). Caserta e Italiano si godono la loro panchina ben salda e l’amore dei propri tifosi. Mentre Vivarini e Thiago Motta dovranno ripartire da zero cercando maggiori fortune.

Con questo piccolo articolo vorremmo spiegare che non è stato Vivarini a rendere grande il Catanzaro, né Thiago Motta a rendere grande il Bologna. Entrambi sono stati parte integrante di due grandi società con progetti ambiziosi. L’ambiente creatosi con passione, oggi valorizza Caserta e Italiano, e i tifosi delle due squadre continuano a gioire. 

 

Articolo di M.T.


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